La Riserva del Po Grande


Il Po: il più grande fiume italiano per lunghezza e portata, sorprendentemente ricco dal punto di vista naturalistico, in particolar modo per la varietà di specie floro faunistiche che dalle sue acque traggono sussistenza. Culla di civiltà antichissime, la sua stratificazione storica e culturale ne fa uno dei più grandi tesori nazionali. Percorrerne il corso è quindi un’esplorazione non soltanto geografica, ma anche storica e culturale.

Nel giugno del 2019, in occasione della trentunesima sessione del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MaB svoltasi a Parigi, il tratto mediano del fiume Po, denominato dai suoi promotori “Po Grande” e caratterizzato da un  ecosistema dall’eccezionale biodiversità, è stato nominato dall’Unesco Riserva MaB. Significativa è la scelta del nome: “grande” perché proprio nel tratto medio del lungo corso il Fiume, oltre a presentare i caratteri idrografici e di ecosistema tipici, ha qui la sua massima ampiezza di alveo e di golene.

 I promotori della candidatura sono stati molteplici:

  • I COMUNI

PROVINCIA DI LODI, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Guardamiglio, Orio Litta, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia

PROVINCIA DI PIACENZA, Caledasco, Caorso, Castelvetro Piacentino, Castel San Giovanni, Monticelli d’Ongina, Piacenza, Rottofreno, Sarmato, Villanova sull’Arda.

PROVINCIA DI PAVIA, Chignolo Po, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone

PROVINCIA DI CREMONA, Bonemerse, Casalmaggiore, Cingia de Botti, Cremona, Crotta d’Adda, Gerre de Caprioli, Gussola, Malagnino, Martignana di Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Scandolara Ravara, Spinadesco, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo.

PROVINCIA DI PARMA, Colorno, Mezzani, Polesine Zibello, Roccabianca, Sissa, Sorbolo, Trecasali.

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo.

PROVINCIA DI MANTOVA, Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Borgofranco sul Po, Borgo Mantovano, Carbonara di Po, Dosolo, Gonzaga, Magnacavallo, Marcaria, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Poggio Rusco, Pomponesco, Quingentole, Quistello, Ronco Ferraro, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Felonica, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara, Viadana.

PROVINCIA DI ROVIGO, Bergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ficarolo, Melara, Salara

  • GLI ENTI

Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Università degli Studi di Parma, Legambiente Emilia-Romagna.

La Riserva del Po Grande si aggiunge alle altre due Riserve MAB presenti sul corso del Fiume Po, Delta del Po (2015) e Collina Po (2016), di recente designate. L’area, che copre una superficie complessiva di 2.866 km2 con una popolazione di 541.047 abitanti (dati INSTAT anno 2011), si trova nel tratto centrale del Fiume e comprende 13 habitat di interesse comunitario, estendendosi sulla superficie di 3 regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia), 85 comuni e 8 province (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Lodi, Pavia, Mantova e Rovigo).

Tre sono le funzioni della Riserva di Biosfera:

  1. Conservazione: contributo alla conservazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e della variabilità genetica.
  2. Sviluppo: favorire uno sviluppo economico e umano sostenibile sul piano socio-culturale ed ecologico
  3. Supporto logistico: sostegno a progetti dimostrativi, di educazione ambientale e formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a scala locale, regionale, nazionale e globale

Grazie alle recenti normative europee a favore dello sviluppo delle colture biologiche, le aree fluviali all’interno della Riserva sono coltivate, sempre più frequentemente, con tecniche che possono essere considerate sostenibili. Il paesaggio fluviale del Po Grande è caratterizzato da boschi e radure, ruscelli, stagni e zone umide di notevole bellezza naturale. Argini e sentieri collegano i centri urbani, che testimoniano un passato ricco e tipico del paesaggio fluviale. Il turismo locale e le attività ricreative (mountain bike, canoa, pesca amatoriale, ecc.), sono promosse in collegamento alle specialità enogastronomiche della zona. I boschi e le radure sono famosi per le uscite domenicali e vengono anche organizzate attività di navigazione fluviale combinate con visite ai musei e ai centri abitati presenti sul territorio.

Per saperne di più, visita il sito dedicato a PoGrande!